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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

LA SEICENTO CON LE PORTE CONTROVENTO

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Blog: "L'Italia che mi piace ricordare".   Mio padre la comprò di seconda mano più o meno nel 1960/1961, quando frequentavo le elementari. Nella testa dei miei genitori doveva servire ad andare a lavorare oppure a fare la spesa? Assolutamente no. Serviva per spostarsi alla domenica dalla grande città ad una rottamatissima cascina di campagna. Il muso e la forma della macchinetta mi furono subito simpatici, tanto che diventata adulta ho per decenni utilizzato la micra bianca, che assomigliava alla seicento di mio padre. La simpatia si manifestò subito, quando "battezzai" la seicento con il nome di Cesarina . Subito diventò "Cesarina" anche per i miei e più nessuno la chiamò "la macchina": "Dove hai posteggiato Cesarina?", "Vai a prendere Cesarina?", "Cesarina si è guastata", ecc.  Io avevo problemi gravi di salute e camminare a piedi era per me molto faticoso; salivo volentieri a bordo di Cesarina. ...

IL MACINA CARNE

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Blog: "L'Italia che mi piace ricordare"   Eccolo, il famoso "macina carne": di metallo grigio, forse ghisa, si bloccava al tavolo della cucina con una morsa. Aveva dei dischetti da inserire davanti, con buchi di differente grandezza: più grandi alla prima macinata, più piccoli al secondo o terzo passaggio. La manovella con l'impugnatura di legno faceva girare un lungo perno ad elica, che prendeva la carne dall'apertura ad imbuto, la schiacciava nelle pareti dell'attrezzo e la spingeva con forza attraverso i buchi dei dischetti tritandola. Ovviamente la carne andava inserita a piccoli pezzi nell'apertura superiore. Girare la manovella era faticosissimo ... roba da Rambo ... Mia madre tritava carne cotta o cruda due o tre volte alla settimana. Ora vi domanderete: "Ma le vostre mamme, non potevano far tritare la carne dal macellaio?" Certamente si. Quando ero piccola (negli anni 50) i macellai tritavano la carne a coltello, la...